Scambio biglietti

La lotta al bagarinaggio

Il problema del bagarinaggio conquista le prime pagine la stampa Italiana a partire dal 2016 quando una data del tour dei Coldpay andò completamente Soldout nei canali ufficiali, nel giro di poche ore i biglietti appena pubblicati si esaurirono. Le piattaforme ufficiali non avevano più tagliandi mentre le piattaforme di secondary ticketing convenzionali avevano ogni settore ma a prezzi esorbitanti. Il fenomeno è quasi sempre esistito, ma non era mai stato così evidente da arrivare a un livello di attenzione nazionale. Il meccanismo è semplice, con o senza l’accordo degli organizzatori, le piattaforme di secondary ticketing convenzionali ottenevano grandi quantità di biglietti da poter ri-immettere nel mercato. In questo modo grazie alla rivendita di questi, a prezzi gonfiati e con commissioni elevatissime, si portavano a casa dei fatturati notevoli.

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Questi passaggi a volte avvenivano anche attraverso accordi con gli organizzatori degli eventi. Infatti, a seguito di un articolo pubblicato da Billboard, che riporta la registrazione di una conversazione tra presidente di Live Nation Usa,  il socio dei Metallica Tony DiCioccio e un promoter Vaughn Millette, LiveNation ha ammesso di aver fornito direttamente senza passare dai canali convenzionali migliaia di biglietti ai siti del secondary ticketing così poi da poter dividersi la pagnotta ricavata dal sovra prezzo, tra Manager della Band, LiveNation e promoter.

In Italia si sta cercando di combattere il fenomeno, l’onorevole 5 Stelle Sergio Battelli appassionato di musica si è fatto carico del problema. Con la sua maggioranza ha cercato una soluzione. Il decreto Battelli, entrato in vigore da Luglio 2019, ha imposto la nominatività dei biglietti per concerti dai 5 mila spettatori in su, con l’esclusione delle manifestazioni sportive e degli spettacoli di attività lirica, sinfonica e cameristica, prosa, jazz, balletto, danza e circo contemporaneo. Agli ingressi dovrà esserci corrispondenza tra il nominativo del possessore del biglietto e il nominativo riportato su di esso.

Riguardo alla nominatività del biglietto c’è dello scetticismo anche da parte degli operatori primari, come TicketOne, questa misura rischia solo di appesantire il carico burocratico per gli utenti e i costi degli organizzatori e di non avere alcun effetto contro la rivendita a prezzi gonfiati.

Il decreto stabilisce anche, che la rimessa in vendita dei biglietti e il cambio nominativo sono consentiti soltanto all’intestatario o all’acquirente, purché  il prezzo di rivendita non superi il valore nominale. Anche questa misura, che potrebbe sembrare efficace a prima vista, non sembra esserlo.

I più famosi portali di secondary Ticketing, continuano a lavorare senza aver stravolto le loro operatività o il loro guadagno, mantenendo dei prezzi ben al di sopra dell’originale.

È in questo contesto in cui nasce Trovaunposto, nell’esigenza di trovare soluzioni differenti ed efficaci, che possano offrire un alternativa valida in questo settore.

Ci siamo posti l’obiettivo di garantire prezzi sempre minori o uguali all’originale e di permettere solo una rivendita occasionale. Grazie ad una struttura molto flessibile siamo riusciti ad ottenere questo traguardo e stiamo già fornendo ai nostri clienti il servizio che avevamo sognato di poter offrire. Trovaunposto, non solo riesce a mantenere le commissioni molto basse, paragonabili a quelle pagate per una transazione tra privati con PayPal, ma garantisce anche una sicurezza senza paragoni. Sicurezza, perché un altro dei problemi che affligge il settore della rivendita, soprattutto quando avviene tra privati, è il rischio di truffe. Tramite un innovativo sistema di pagamento, il rilascio dell’importo verso il venditore, avviene soltanto dopo che l’acquirente verifica la validità del biglietto.

Ci siamo messi in gioco e stiamo cercando di fare la nostra parte, ci auguriamo che presto questo mercato si possa spostare anche grazie al contributo degli acquirenti, dei venditori o del legislatore verso piattaforme etiche come la nostra.

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